A noi la battaglia, a Dio la Gloria

.



lunedì 26 luglio 2010

I CATTOLICI E LA POLITICA


Non si può svincolare la politica dall’uomo come non si possono svincolare le città dal terreno sul quale poggiano; Politica infatti sta per polis ( Città Stato ) e uomo sta per Humus ( terra ) due cose appunto inscindibili : Un uomo che si dichiarasse indifferente, distaccato dalla politica potremmo considerarlo anormale giacché infatti l’asserzione Aristotelica per cui l’uomo è un animale sociale o politico - basandosi su una constatazione della realtà dell’uomo - come vedremo fra poco - vale ancora oggi.
L’ uomo ha bisogno della politica perché trovandosi nella famiglia che essendo società imperfetta non può soddisfare tutti i bisogni dei singoli individui che stanno al suo interno, magari sarà possibile trovare qualche famiglia indipendente dalla società sotto certi aspetti come quello alimentare se il capo famiglia è un buon contadino o sotto l’aspetto dell’istruzione per i figli se entrambi i genitori sono professori universitari ma ecco normalmente non esistono modelli di famiglie completamente autarchiche; Alla famiglia spetta dunque l’attributo di società imperfetta perché incapace di supplire a tutti i bisogni dei singoli individui che la compongono. Per ovviare a questo limite le famiglie si riuniscono tra di loro e formano la società, formano lo Stato che è società perfetta e lo Stato ha una sua vocazione intrinseca che gli è propria, verso cui deve mantenersi fedele se non vuole fallire dal suo fine : Lo stato è perfezionatore dell’individuo. Sembra poco questa veritiera asserzione ma ci ricorda almeno due cose che purtroppo non sembrano oggi essere chiare per tutti e che cioè lo Stato essendo nato dalla volontà delle famiglie che avevano bisogno di soddisfare le proprie esigenze deve industriarsi a fare gli interessi delle famiglie e non il contrario ! Le famiglie al massimo fanno gli interessi dello Stato solo nel senso di dargli quei mezzi necessari affinché lo Stato abbia mezzi e modalità sufficienti per svolgere il suo compito or ora inquadrato. Attualmente la forma di governo più in voga è quella democratica ma come vedremo è anche quella forma di governo più soggetta a viziarsi infatti la Chiesa ha sempre espresso dei concetti come quello per cui “ Il potere viene dall’ alto” che cozzano con quelli che sembrano essere i principi giuda dell’odierna democrazia. La teoria del contratto sociale - inaugurata da Rousseau - per cui il potere viene dal basso e le masse non solo eleggono i loro rappresentanti ma addirittura li investono loro stesse di potere cozza completamente con l’idea Cattolica di potere per cui il Papa San Pio X nelle sua lettera ai membri del “Sillon” precisò che tutto al più le masse possono eleggere i loro governati ma non di certo investirli di potere perché il potere viene sempre dall’alto. Se non si facesse questa puntualizzazione si correrebbe il rischio che i governati non si lascerebbero più guidare dai principi immutabili che costituiscono il diritto naturale e che si fondano sulla realtà Stessa di Dio (da cui viene anche il loro potere) ma sarebbero tesi unicamente a soddisfare le richieste delle masse e a questo punto si rischia di incorrere nel micidiale connubio tra relativismo etico e democrazia, che genera l’attuale dittatura del relativismo mentre se invece fossero consapevoli che la loro autorità viene dall’alto farebbero un uso Santo della loro autorità; A questo punto una democrazia che risponde a tali caratteristiche è già completamente viziata e degenerata in demagogia che si ha quando c’è un governo sottoposto al capriccio lunatico delle masse ottenebrate dalle passioni. Non bisogna poi credere che un Governo tale sebbene vada allo sbando almeno ha accontentato le masse perché a parte che lo Stato dovrebbe limitare le libertà finalizzandole al bene ma poi se proprio bisogna dire che qualcuno sia stato accontentato allora non bisogna parlare delle masse ma più tosto di chi le guida, di chi detiene i mezzi coercitivi per portarle dove vogliono. Attualmente sembra che ciò che è democratico sia puntualmente buono ma ricordiamoci che le masse possono essere ingannate, sobillate e portate lì dove non sarebbero andate da se stesse; non fu infatti una democrazia a volere la crocifissione di Gesù ? e l’attuale aborto-omicidio che “crocifigge” 50 milioni di innocenti ogni anno non è Stata forse una democrazia a volerla ? certo con l’inganno! nel primo caso da parte dei capi del popolo che pagavano persone del popolo per farle gridare “Crocifiggilo” e anche nel secondo caso infatti quando fu lanciato il referendum per l’aborto furono date delle statistiche fasulle (-1-) sul numero degli aborti clandestini in Italia. Noi crediamo che chi ha buon intuito e cerca la verità diffiderà della democrazia in modo quasi istintivo. Anche San Pio X sollevò dei problemi che stimolano o possono favorire una visione critica della democrazia come attualmente la si intende e così si espresse nella “Notre charge apostolique” : <> come pure il Papa si chiese : << l’attuale democrazia sembra essere mossa da un pensiero agnostico relativista ma se è così chi si conforma ad una verità non può parteciparvi- quindi sono ammessi tutti tranne chi si conforma alla verità>>

COMUNISMO E LIBERAL-DEMOCRAZIA :DUE ERRORI OPPOSTI E CONTRARI

Il Cattolico non può essere né comunista né liberale infatti sono due errori, per eccesso e per difetto: Il comunismo mortifica ( annienta distrugge e stermina) l’individuo a favore della collettività e questo è il caso di chi nei paesi comunisti veniva denunciato e considerato nemico del popolo se aveva un animale da cortile in più rispetto “agli altri”. L’errore del liberalismo invece è l’errore per eccesso che illude l’individuo facendogli credere di essere assolutamente libero ed autonomo dalla comunità a cui appartiene; Il liberalismo ha portato nel campo economico il capitalismo attraverso il fenomeno della de regolazione o deregulation (mancanza di inquadramento giuridico); nel campo filosofico lo scetticismo-relativismo; nel campo morale alla morale fai da te; nel campo politico alla democrazia; nel campo ecclesiastico al modernismo; nel campo sociale all’anarchia. Se volessimo paragonare il liberalismo ad un corpo sociale dovremo dire che di questo corpo sociale è un dito oppure un piede slogato perché è una parte del corpo che non fa armonia con le altre parti del corpo e fa male a stesso e a tutto il corpo.

IN CHE SENSO I CATTOLICI DEVONO FARE POLITICA?

Devono fare politica nel senso di promuovere il bene comune, devono vigilare affinché le reali condizioni della società attorno al soggetto gli permettano un sano, completo ed ordinato sviluppo della sua persona da tutti i punti di vista (fisico – intellettuale – spirituale) e ciò chiaramente non è possibile in una società che dichiara lecito (nel senso di giuridicamente permesso) anche ciò che non è etico come ad esempio il divorzio…. Platone diceva nella sua Repubblica che non bisogna ambire ad occupare posti di comando ma che tuttavia può diventare un dovere ambirvi quando c’è il rischio di essere governati da persone peggiori di te : Ci vorrebbe dunque un arrembaggio alla politica ? - Il Cattolico deve fare politica anche per assicurarsi che non vengano varate leggi contrarie alla fede e alla morale anche se vista la gravità del momento storico ancor prima di mettere al primo posto le questioni Religiose occorrerebbe rammentare il diritto naturale perché il peggiore del paganesimo al quale ci ha portati la post-modernità non si regge più nemmeno su un piano naturale ma è sprofondato in una ceca utopia che non riconosce più nemmeno quelle leggi immutabili ed eterne che sono facilmente riconoscibili e che stanno alla base della natura umana; Per esempio che il diritto alla vita sia garanzia di tutti gli altri diritti e che nessun diritto può essere dato se prima non vi è il diritto alla vita deve essere qualcosa che ancora non è chiaro a tutti visto che oggi il posto meno sicuro per un bambino è il grembo della propria madre ( 1 su 5 muore lì). Il diritto naturale è quella cosa che l’uomo deve rispettare se vuole restare autenticamente uomo; Oggi si mette persino in discussione che l’uomo sia uomo e che la donna sia donna nel senso che si vorrebbe far passare la tesi per la quale l’uomo e la donna si comportano rispettivamente secondo le accezioni tipicamente maschili e femminili per mero retaggio culturale, per pura invenzione storica e così l’uomo continuerebbe a cercare e desiderare la donna ( e viceversa) non perché ciò è scritto nella sua natura umana (come sarebbe normale dire) ma si comporterebbe in questo modo come uno che stupidamente segue uno schema prefissato dalla cultura tradizionale che l’ha preceduto (sic! N.d.r.). In una società come quella attuale che sembra essere mossa da un pensiero agnostico relativista che accetta tutti tranne chi crede fortemente ad una verità e vi si conforma il Cattolico deve farsi spazio sgomitando e ricordare i così detti valori non negoziabili che si basano sempre sul diritto naturale. I Cattolici dovrebbero impegnarsi a conoscere il processo rivoluzionario che si staglia con aggravio sempre peggiore dalla rivoluzione francese sin ad oggi e non ci vuole molto a mostrare che così come con la rivoluzione francese attaccava l’autorità non per riformarla ma come diretta emanazione dell’autorità di Dio, così oggi si attacca l’uomo ad immagine e somiglianza di Dio nelle sue fasi di Vita più vulnerabili come l’inizio e il fine vita...I Cattolici devono capire come si propaga l’attuale cultura di morte che si basa fondamentalmente sulla teoria dell’abbassamento demografico di Thomas Malthus (-2-) e di quali fasulle teorie si serve da sostegno come ad esempio quella del riscaldamento globale ed eco-balle simili…(-3-). Il Cattolico che agisce nella sfera temporale deve essere un po’ il braccio destro della Chiesa, deve proporsi di far trionfare la Chiesa (germe del Regno di Dio in terra) nei cuori, nella cultura, nella società, non deve tenersi la sua Religione nel privato perché è cittadino anche in quanto Cattolico e nemmeno deve trincerarsi dietro uno spirito buonista, falsamente ottimista e pacifista infatti San Tommaso ci ricorda che le offese che siamo tenuti a perdonare sono quelle che colpiscono noi stessi (anche se la difesa personale è lecita) mentre ci sono altri tipi di offese che non siamo tenuti a perdonare e sono quelle che colpiscono Dio e il prossimo. Noi cattolici non dobbiamo aspettare che dai centri sociali si grida all’ingiustizia sociale ; Noi dovremmo esigere giustizia sociale ed esserne assetati più degli altri…Vogliamo forse dimenticare che uno dei quattro peccati più gravi che grida vendetta al cospetto di Dio si radica proprio su di un’ingiustizia sociale e cioè nel rifiuto della giusta mercede all’operaio ? Vogliamo forse ignorare la mirabile concezione delle proprietà privata che la Dottrina sociale ha ben compendiato ? La chiesa Cattolica al riguardo ricorda che il diritto alla proprietà privata deve fare i conti con la destinazione universale dei beni e che sulla ricchezza dei privati grava un’ipoteca sociale nel senso che i beni privati non devono essere tenuti inoperosi ma devono offrire servizi alla comunità; Si può fare l’esempio di un ricco e grande proprietario di terra che in tempi di fame preferisce tenere la terra a spasso quando ci sono persone che vorrebbero lavorare…La Chiesa è si consapevole del valore della proprietà privata ma non è disposta ad ergere questo valore sino ad offendere la povertà. Che dire poi del tutto nostro principio di sussidiarietà per cui è illecito togliere agli individui quello che possono fare con la forza e le industrie proprie ? questo principio ci dice che se un gruppo di persone riesce a formare una piccola società essa non deve essere inglobata da una società più grande solo perché quest’ultima ha la forza di fagocitarla altrimenti si verificherebbe una accentramento appiattente che soffoca ogni iniziativa nascente dal basso. I principi della società non sono da reinventare i Papi già ci hanno indicato che << Vi fu un tempo in cui la filosofia del Vangelo governava le società>> (-4-). Certamente il Papa si riferisce a quel tempo in cui nasce la sanità pubblica ed è sostenuta da chi alla carità verso il prossimo si è unito con voto Religioso, a quel tempo in cui le guerre le facevano solo i volontari e solo i volontari appartenenti alla nobiltà ( la coscrizione obbligatoria nasce con le guerre napoleoniche), a quel tempo in cui i modelli di comportamento non erano Pietro taricone (pace all’anima sua) ma Santi eroi e cavalieri !A quel tempo in cui i pubblici peccatori erano estirpati dal corpo sociale in quanto fioriera di castighi Divini che altrimenti si sarebbero abbattuti sull’intera società.

IL RAPPORTO TRA CHIESA E STATO

Chiesa e Stato operano in due sfere diverse, la prima nella sfera spirituale e la seconda nella sfera temporale sono dunque separati ma non distinti anzi nonostante la separazione che intercorre dovrebbero essere coordinati tra loro come il corpo e l’anima che mai si slegano tra loro. La Chiesa e lo Stato avendo in comune lo stesso oggetto d’interesse e cioè l’uomo in quelle cose in cui entra la competenza sia della Chiesa che dello Stato non può avvenire uno scontro tra loro perché Dio essendo autore sia della potestà laica che di quella ecclesiastica ha certamente provveduto a preordinare un’armonica gerarchia tra loro altrimenti bisognerebbe ammettere l’assurdo per il quale Dio avrebbe creato due titani in rotta di collisione tra loro. La Chiesa in tutte quelle questioni che riguardano il culto di Dio, la Coscienza, la salvezza delle anime, ha il primato. La Chiesa può si tracciare a livello teorico le linee guida che dovrebbero caratterizzare una buona politica ma né la Chiesa né l’ecclesiastico possono infeudarsi il alcun partito politico infatti la Chiesa è super partes (al di sopra delle parti) e partito al contrario sta proprio per parte mentre l’ecclesiastico e la Chiesa devono essere padre e madre di tutti senza favoritismi di sorta. Attualmente lo Stato non favorisce né discrimina alcuna Religione in particolare ed essendo indifferente verso tutte le Religioni è anche a motivo di ciò ipso facto ateo - eppure i Papi hanno sempre sottolineato che gli Stati non possono permettersi questa forma di ateismo e al proposito ecco le testuali parole di Leone XIII : << Gli uomini uniti in società non sono meno soggetti a Dio dei singoli individui, né la società ha minori doveri dei singoli verso Dio,……. Perciò, come a nessuno è lecito trascurare i propri doveri verso Dio – e il più importante di essi è professare la religione ……e non quella che ciascuno preferisce, ma quella che Dio ha comandato e che per segni certi e indubitabili ha stabilito essere l’unica vera – allo stesso modo le società non possono, senza sacrilegio, condursi come se Dio non esistesse, o ignorare la religione come fosse una pratica estranea e di nessuna utilità, o accoglierne indifferentemente una a piacere tra le molte; ma al contrario devono, nell’onorare Dio, adottare quella forma e quei riti coi quali Dio stesso dimostrò di voler essere onorato. Quale sia poi la vera religione, senza difficoltà può vedere chi giudichi con metro sereno e imparziale: poiché è evidente per moltissime e luminose prove, per la verità di indubitabili vaticinî, per la frequenza dei miracoli, per la diffusione straordinariamente rapida della fede anche in mezzo a nemici e fra gravissimi ostacoli, per la testimonianza dei martiri e per altre simili, che l’unica vera è quella che Gesù Cristo stesso ha fondato ed affidato alla sua Chiesa perché la difendesse e la propagasse. >> (-5-) Pertanto è necessario creare un soggetto politico per tutti coloro che non si riconoscono nel pensiero unico "liberal-democratico", ma che, secondo le linee della Dottrina Sociale della Santa Chiesa Cattolica, porti avanti una politica fondata sul riconoscimento della Regalità Sociale di Cristo.
Francesco Diana.

NOTE
(-1-)Capezzone in più occasioni si serve di sondaggi fasulli per dare ragione alle proprie teorie, per convincere gli oppositori che sono in minoranza. Ha sempre cifre aggiornate e precisissime su tutto. Così racconta che l'introduzione della 194 ha fatto calare gli aborti legali del 44% e quelli clandestini del 79%. Vuole cioè farci credere che si conosca il numero preciso degli aborti clandestini, sia precedenti al 1978 che attuali, come se non fossero, appunto, clandestini! E' una vecchia tattica, che dura da 30 anni. Infatti data almeno dal 1971. In quell'anno il Psi presentò al Senato una proposta per l'introduzione dell'aborto legale, libero, e gratuito, affermando che vi erano in Italia tra i 2 e i 3 milioni di aborti annui, e che circa 20.000 donne all'anno morivano a causa di questi interventi. Nel successivo progetto di legge, sempre socialista, presentato alla Camera il 15/10/'71, il numero degli aborti annui rimaneva stabile, mentre quello delle donne morte per pratiche abortive clandestine saliva, chissà come, a 25.000. Tali cifre venivano riprese come attendibili da tantissimi giornali ("Corriere della sera" del 10/9/'76: da 1,5 a 3 milioni di aborti clandestini l'anno; "Il Giorno" del 7/9/'72: da 3 a 4 milioni l'anno…). Anche sotto la pressione di questi presunti dati nacque la 194, che legalizzò l'aborto. Se le cifre suddette fossero state vere, una volta divenuto lecito e gratuito, l'aborto si sarebbe dovuto diffondere ancor più. Invece nel 1979 quelli legali furono ufficialmente, né 1, né 4 milioni, ma 187.752!

(-2-) Malthusianesimo è una dottrina economica che, rifacendosi all'economista inglese Thomas Malthus, attribuisce principalmente alla pressione demografica la diffusione della povertà e della fame in molte aree del pianeta e propugna un energico controllo delle nascite, chiari influssi di queste teorie si possono riscontrare ad esempio nel presidente della fondazione Rockefeller, Dr. Knowless il quale durante una importante conferenza tenuta a New York il 14 marzo 1973 davanti al consiglio nazionale del centro di sviluppo della pianificazione mondiale, dichiarava apertamente : << è compito dei settori sia privati che pubblici accelerare negli stati uniti lo sviluppo degli aborti legali, in modo che essi salgano da 1.200.000 a 1.800.000 all’ anno>>. Questo piano programmato dal gruppo Rockfeller ha una mira mondialista ed estende i suoi tentacoli con ideologie, tecniche e metodi illustrati dagli organi di stampa e di comunicazione sociale. Tratto dal libro “ Il vitello d’oro “ di Orio Nardi 2007 Salpan editore pag. 283.

(-3-) che il pianeta si stia riscaldando a causa dell’ uomo è una delle affermazione trappola per farci credere che siamo troppi sulla terra…scientificamente parlando si sa bene a cosa è dovuto il riscaldamento del pianeta : e cioè a fenomeni naturali che esulano da un influsso negativo dell’uomo sull’ambiente…Nel medio-evo vi fu un periodo in cui la temperatura media era più alta di adesso ! e ciò è normale perché il pianeta è sempre stato soggetto a queste variazioni ; Per esempio, In Groenlandia ( ora completamente ghiacciata) che significa etimologicamente terra verde vi fu un tempo in cui si coltivavano le patate(!). In Australia vi è una zona grande come la Francia che è completamente disabitata eppure non è una zona desertica…Le nazioni che hanno una maggiore densità di abitanti per Km quadrato sono spesso anche le più ricche come per esempio il Giappone e L’Inghilterra a confronto dell’intero continente Africano…Il vero problema attuale di cui pochissimi ne parlano è il ricambio generazionale : Nel 2007 il tasso di natalità in Italia è stato di 1.3, nessuna civiltà può sussistere a lungo con questo tasso; L’Europa rischia di trasformarsi presto in una Repubblica delle banane o in un immenso reparto di geriatria . (Vedi : www.svipop.org )

(-4-) lettera enciclica “Immortale dei” Leone XIII – 1 novembre 1885 –




FENOMENOLOGIA UFOLOGICA E PISTA DEMONIACA



UFO è una sigla e sta per unidentified Flying object, cioè : oggetto volante non identificato e l’ ufologia è una disciplina scientifica moderna che si occupa dello studio di tali fenomeni, poi c’è la cripto-zoologia (etimologicamente significa studio di animali nascosti) che tante volte coopera con la prima nell’ analisi di certi fenomeni a dir poco inquietanti tuttavia ancora non siamo nel campo del paranormale sebbene di collegato al fenomeno UFO ci siano i così detti “culti ufistici” , spesso iniziati da un “contattato”, cioè da un individuo che ha fatto l’esperienza di un rapporto con gli extra terrestri, un contatto fisico o telepatico o mediatico ( spiritismo ).
Ora è chiaro che non si può studiare ciò che non è mai stato visto né tanto meno può nascere un intero corpo di discipline senza che esista l’ oggetto del loro studio e se a ciò uniamo le diverse testimonianze e le prove fotografiche e video inerenti ai fenomeni UFO-alieni dobbiamo ammettere che esistono o quantomeno (sarebbe meglio dirsi come vedremo in seguito) che qualcuno li ha visti e almeno su questo siamo d’accordo il demonologo Monsignor Corrado Balducci. (1) Ora vorrei riportare alcune testimonianze chiedendovi di porre attenzione agli elementi unificatori che si possono scorgere tra esse…
La maggior parte dei casi di avvistamenti UFO riguarda globi luminosi che d’ improvviso mentre solcano i cieli si smaterializzano, ora noi sappiamo che è facoltà dell’Angelo spostarsi da un posto all’altro in un istante e già questo premette la possibilità di aprire una pista demoniaca nella spiegazione del fenomeno UFO ma veniamo a qualche testimonianza che poi commenteremo. La prima si intitola “una misteriosa bruciatura” (2) l’evento risale al 6/9/1976 e il testimone è il Sig. Mario Onesti; Ha dato risonanza mediatica del caso il giornale momento – sera n. 11 del 12/9/1976. Il testimone è un uomo di 57 anni, un commerciante di Anzio che sta rientrando a casa ….é piuttosto tardi ed a causa di una spalla dolente, fatica ad addormentarsi . Verso le 3 : 15 ( si noti bene) viene completamente ridestato da un fortissimo rumore, proveniente dall’ esterno e apparentemente piuttosto vicino. Un sibilo acuto e prolungato segue il rombo. Il giorno dopo Onesti è costretto a letto da una forte febbre, ma quando può finalmente alzarsi ed affacciarsi sul piazzale prospiciente l’ abitazione nota con stupore due macchie scure di cui una dal diametro di oltre cinque metri.
Un altro caso riportato dall’enciclopedia degli UFO di Jenny Randles edizioni eco, risale al 22 febbraio del 1972 in Australia dove Maureen Puddy dopo aver preso contatto con due ricercatori ufologici, racconta loro che dopo essere caduta in una chiarissima condizione alterata della coscienza, si sarebbe comportata come se per davvero stesse vivendo l’avventura che descriveva all’interno del disco volante, senza però muovere un passo dalla stanza in cui avvenivano i fatti; anche questo lo commenteremo in seguito. l’Ultimo caso-testimonianza dove proprio viene lasciata firma e biglietto da visita risale al 20 maggio 1967, in Canada nei pressi del lago Falcon dove Steve Michalak è alla ricerca di minerali da vendere ma d’ improvviso osserva due oggetti a cupola, i dischi sono di colore rossastro e l’atmosfera d’ intorno si è tutta riscaldata, dopo mezz’ ora il disco atterra e si spalanca un’ apertura, Steve pensando ad un veicolo sperimentale Americano si avvicina e riesce a scorgere un mucchio di luci, ad un tratto uno sbuffo di gas fuoriesce dall’ oggetto e investitolo gli si bruciano gli abiti addosso; Steve scappa stracciandosi gli abiti mentre tutt’ intorno sale fortissimo l’ odore di zolfo. Le bruciature di Steve non danno miglioramenti e in un modo anomalo scompaiono del tutto per poi comparire evidenti come prima. Infine voglio citare il caso Haven’s gate ( letteralmente porta del cielo) forse qualcuno ricorderà gli agghiaccianti servizi notiziari del tempo che lo riguardano quando nel 1997 in una villa nei dintorni di San Diego vengono scoperti i cadaveri di 39 persone (!) ; gli aderenti ad Haven’s gate si dicono in contatto con gli extra terrestri, credono nella reincarnazione, sono convinti che la maggior parte degli abitanti della terra sono uomini-piante e privi della possibilità di salvezza, inoltre credono che il Cristianesimo è partito da una intelligenza celeste di un altro pianeta ma che tuttavia si è corrotto per via di paolo di Tarso che era un adepto di lucifero…
Nell’analisi di queste testimonianze notiamo parecchi segni che come già detto ci lasciano la possibilità di percorre la pista demoniaca, ad esempio nel primo caso del Sig. Mario Onesti i rumori sospetti da lui percepiti iniziano alle tre e un quarto, ora noi sappiamo che questa è l’ora preferita dal demonio per influire sulle persone, perché è l’ora più lontana e diametralmente opposta alle tre del pomeriggio, che è l’ora della nostra redenzione perché è proprio a quest’ora che Cristo muore e ci redime sulla Croce, inoltre evidenziamo che il sig. Mario in seguito si sentirà male, avrà febbre altissima e potrebbe si essere una coincidenza ma sono moltissimi i casi di danni fisici che testimoni UFO sperimentano su se stessi anche in seguito ad un semplice contatto visivo. Nel secondo caso riguardante Maurreen Puddy abbiamo un caso di alterazione della coscienza dove la protagonista è convinta di ritrovarsi in un veicolo spaziale pur senza muoversi dalla sua abitazione; Che dire ? ammesso che fosse vero non possiamo ignorare ciò che apprendiamo dal Vangelo e cioè che il demonio può influenzare sensibilmente la percezione visiva infatti nel vangelo di Matteo si legge : “Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori».” Ora come fece il demonio a mostrare da un monte, per quanto alto possa essere tutti i regni del mondo senza modificare la normale percezione visiva di un uomo ? quindi il demonio può far vedere cose che non esistono e un ulteriore conferma potrebbe venirci dai tanti episodi della vita dei Santi. Il terzo ed ultimo caso riguarda Steve e siamo in Canada, qui tra gli elementi presenti notiamo il trio calore, fiamme e bruciature ( che spesso è presente anche in altri casi) e ci sorge malizioso un parallelismo con gli esseri inferi provenienti dalla geenna di fuoco inestinguibile che per permissione Divina possono talvolta (sempre in un modo limitato altrimenti distruggerebbero tutto) interferire con il genere umano ma potremmo esserne totalmente confermati in questo sospetto se pensiamo all’ odore forte di zolfo sviluppatosi in seguito all’evento. C’è da dire infatti che i Santi attraverso l’ odore di zolfo spesso riuscivano a smascherare il demonio manifestatosi, per ingannare, sotto sembianze che non gli appartengono ; Oppure sempre attraverso lo stesso odore ne preannunciavano la detestabile presenza. In definitiva Una pianta la si riconosce dai frutti è ciò vale non solo in riferimento ai 39 suicidi di persone che confidavano in spiriti guida extra terrestri ma anche in riferimento alla semplice credenza nella possibilità che possano esserci forme di vita intelligente su altri pianeti che vengano di tanto in tanto a darci un messaggio e a visitarci con le loro navicelle che noi chiamiamo UFO, tutto ciò fa nascere dubbi angosciosi sulla fede in quanto se fosse vero la prima domanda che uno si pone è perché questo non c’è nella rivelazione ? allora la rivelazione omette delle cose, non ci ha detto tutta la verità…e forse mentisce, eccetera. Invece Gesù fa dire al suo evangelista Giovanni :“Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.” Ora di quello che noi non vediamo con i nostri occhi Gesù attraverso la rivelazione e la sua Chiesa ce ne ha messi a conoscenza perché siamo suoi amici e basta pensare agli angeli, ai demoni e all’ inferno, alle anime del purgatorio ai beati e al paradiso, cose tutte che la nostra religione ci insegna e il fatto che non faccia mistero delle cose invisibili dell’aldilà ci dà tanta confidenza e sicurezza . Invece il pensare che ci siano cose che ci nasconde o che ignora insinuerebbe in noi il sospetto che non ci tratta da amici oppure che è limitata nella conoscenza dell’aldilà e dunque non del tutto degna di fiducia. Mettendoci infatti nella visuale prospettica di chi crede agli UFO nel senso succitato è facile credere e sentirci frutto del caso : Potrebbe infatti non essere vero che Dio ha creato tutte le cose per noi, che siamo tanto importanti per lui che la seconda persona della Santissima Trinità abbia assunto la nostra natura umana e magari siamo il frutto di un esperimento genetico fatto da intelligenze superiori extra terrestri. Tutto ciò annebbia la nostra anima, la getta in un baratro di sconforto ma noi abbiamo dimostrato che il demonio può assumere sembianze che non sono le sue, che può modificare sensibilmente la percezione visiva dell’ uomo e soprattutto che molti sono gli indizi che scorgiamo sui più diversi ed imparziali manuali ufologici dello zampino del demonio come ad esempio la capacità di smaterializzarsi, l’ elemento fuoco-fiamme spesso ricorrente, l’ odore di zolfo, il malessere fisico degli uomini tristemente coinvolti in questi contatti con ufo e non in ultimo lo spirito Anti Cristiano che accomuna e anima i diversi culti ufistici, i quali sebbene spesso si contraddicono fra loro almeno su questo punto sono concordi; asserendo ad esempio che Cristo era un’ incarnazione di uno spirito guida extra terrestre e come dice San Paolo: chiunque dica che Cristo non è il figlio di Dio è mosso dallo spirito dell’ anti Cristo o ancora nel vangelo di San Giovanni si legge “ Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio” ma vi prego, non avvilitevi e non turbatevi per questi fenomeni che sono fioriera di danni, morte ed inganni ma al contrario armatevi contro il nemico nostro dell’ eterna salute e se è vero che per il pensiero tomista le passioni in sé non sono cattive ma possono diventarlo a seconda del fine verso cui le indirizziamo ecco che l’ odio e la rabbia, (queste due passioni difficilmente collocabili) non possono avere fine più giusto che indirizzarli verso il mentitore per eccellenza e nostro comun nemico d’eterna salvezza. Ed ora a lui la parola, che confessi affinché suo malgrado sia sommamente umiliato e collabori al piano di Dio; Quello che sto per riportare è un intervista fatta a Don Giuseppe Tomaselli tratta dal libro : “La Grande bestia è intelligente”
- Da tempo e particolarmente in que¬sto tempo, si parla di dischi volanti e di persone extraterrestri, che si mettono a contatto con noi della terra. Lei cosa ne pensa?
- E' un altro meraviglioso trucco di Satana e vi rispondo con le sue stesse parole, poiché gli chiesi spiegazione in un Esorcismo: Nel nome di Dio, rispondi! Come ti chiami?
- Astort. Ero prima un ufficiale delle schiere angeliche.
- I dischi volanti sono opera tua? - No, sono frammenti di pianeti in dissoluzione, che al contatto con l'atmo¬sfera si dissolvono.
- Ci sono di quelli che credono siano astronavi cosmiche, popolate di persone extraterrestri.
- Maledetto Prete! Non è così. Noi facciamo credere che sia così.
- Dunque, voi demoni approfittate del fenomeno delle uranoliti per invo¬gliare gli uomini a mettersi in rapporto con voi ed anche vi fate vedere prenden¬do forme umane, strane ed evanescenti. - Ebbene, cosa vuoi sapere?
- Rispondi: Siete voi ad apparire in forma umana e poi dite di essere uomini extraterrestri?
- Maledetto Prete! Siamo noi.
- Se gli uomini sapessero che siete voi demoni a presentarvi come extraterre¬stri, di certo non si metterebbero in co¬municazione con voi. Essi sono nell'igno¬ranza.
- Ci sono gl'ignoranti e ci sono quelli che lo sanno.
- Rispondi ancora!
- E basta, maledetto Prete!
- Cosa mi dici di coloro che si met¬tono in rapporto con voi e che si chia¬mano « fratelli cosmici »?
- Sono tutti figli miei, come sono figli miei i Testimoni di Geova ed i Bambini di Dio.
Maledetto Prete, ora finiscila! - Avete sentite le risposte del demonio. Che ve ne pare?
- Ma non avrebbe potuto dire delle menzogne?
- Avrebbe voluto dirle, ma non pote¬va. Durante l'Esorcismo la potenza sacer¬dotale lo domina; infatti rispondeva, ma con rabbia e maledicendomi.
- Se il demonio sta agendo così nel mondo, avrà dei fini specifici.
- Certo! Nel caso degli extraterrestri e dei loro messaggi i fini sono:
1 - Fare inorgoglire gli uomini, che og¬gi si credono in grado di uscire dalla cer¬chia terrestre e di mettersi a contatto con esseri superiori vaganti nello spazio.
2 - Fare dubitare o annullare quanto Dio ha rivelato riguardo agli uomini per mezzo della Bibbia, che è verità assoluta.
3 - Screditare quanto insegna la Chie¬sa, Maestra di verità, perché nei mes¬saggi ricevuti dagli extraterrestri (...che sono demoni...) si dice: Non si presti fede a quanto insegna la Chiesa, perché essa ha travisato gl'insegnamenti divini.
Prima di chiudere l'Esorcismo su espo¬sto, il demonio soggiunse: Siamo noi de¬moni che stiamo lavorando negli spazi e questo è un segno del cielo. Prima che venga il castigo di Dio nel mondo ci sa¬ranno ancora altri segni nel cielo. -
Non resta all'umanità che guardarsi dagli inganni diabolici, di quelli che si stanno verificando e di quelli che ancora la grande bestia potrà attuare.

NOTE

1) Monsignor Balducci ospite di svariati programmi televisivi ha pubblicamente preso coscienza del fatto che oramai non si può più negare tutto ma si deve affermare che qualcosa di vero c’è nel fenomeno UFO, e per spiegare chi siano gli occupanti di tali presunti veicoli ricorre a possibilità teologiche affascinanti e coinvolgenti ma trovo quanto meno sorprendente se non strano e ambiguo che in quanto demonologo non abbia mai parlato del demonio neanche per escludere la pista demoniaca, forse è che parlare di demonio alla televisione sarebbe cosa troppo anacronistica
2) “Gli UFO in italia” di Sergio Ferrari casa editrice l’airone pag. 46.

Francesco Diana.

lunedì 12 luglio 2010

MASSONERIA : COME ROVESCIARE LA CRISTIANIATà ?


L’ALTRO VOLTO DELLA STORIA: L’ATTACCO DELLA MASSONERIA ALLA CIVILTA’ CRISTIANA
La massoneria è una setta segreta le cui origini risalgono alle corporazioni medievali inglesi e tedesche dei liberi muratori (operativa). La Massoneria moderna (speculativa) s’ispira agli ideali razionalisti e illuministi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. Fu fondata a Londra il 24 giugno 1717 dal rifugiato ugonotto Thèophile Desaguliers e dal pastore anglicano James Anderson, i quali riassunsero i suoi principi nelle cosiddette Costituzioni. Essa trae origine anche e soprattutto da un patrimonio di scienze occulte che vanno dalla magia egizia e rinascimentale all’ebraismo cabalistico – talmudico, dal platonismo al Manicheismo, dalla tradizione Rosa Croce al vecchio paganesimo naturalista, dall’astrologia alla teosofia, dall’alchimia ad altre fisime minori. Contiene elementi delle vecchie eresie cristiane e si basa sulla fisica newtoniana. E’chiaro come questo concentrato di dottrine esoteriche non poteva che provocare la scomunica della Chiesa, che l’ha condannata per quasi ben 580 volte, detenendo il primato assoluto. L’insieme di tutte queste tradizioni trova unità nella Gnosi. Essa è una speciale conoscenza religiosa dalla quale per rivelazione, indipendentemente dalla fede e dalle opere, deriva la salvezza, ossia da una sorta di “illuminazione”, riservata solo a pochi iniziati. Si noti come questa idea sia radicalmente contraria alla fede cattolica, la quale invece proclama che la salvezza è accessibile a tutti. La Gnosi pretende di concepire il reale come qualcosa di totalmente negativo, per cui viene, di conseguenza, la necessità di aspirare a una sorta di palingenesi, di trasformazione totale, da cui potrà realizzarsi un mondo completamente nuovo, e in cui potrà vivere un uomo completamente nuovo, contrassegnato da una perfetta autosufficienza (C. Gnerre). Il fenomeno gnostico è come un fiume carsico, ritornando improvvisamente in auge nelle varie epoche storiche. Pensiamo alle vecchie eresie cristiane, a quella catara soprattutto, la più pericolosa, al modernismo e a tutte le religioni diverse dalla cattolica o ortodossa, Islam e Giudaismo compresi. Lo gnosticismo sostiene l’opposizione tra lo spirito (il bene) e la materia (il male). Gli gnostici sostengono che un Dio buono non può aver creato un mondo così malvagio, quindi la sua creazione è da disprezzare, mentre il principio del male, Satana, sarebbe il dio buono, il serpente che sedusse Eva e che indusse al peccato Adamo. Da qui la leggenda massonica di Adamo come “primo iniziato”, e come lui sono considerati Gesù, S. Giovanni Battista (la Massoneria è nata il 24 giugno), Mosè, Maometto, Buddha, S. Francesco, Lutero, ecc . Per quanto riguarda Cristo e il Battista basta pensare alle folli elucubrazioni gnostiche del “Codice da Vinci” del seguace New Age Dan Brown, mentre S. Francesco oggi è considerato un profeta pacifista ed ecologista. Furono invece influenzati dalla gnosi Lutero, Buddha e Maometto. Mons. Leone Meurin, un sacerdote francese del XIX sec, per tutti questi motivi nella sua opera “La Frammassoneria sinagoga di Satana”, considerava la Gnosi il culto di Lucifero, l’angelo decaduto portatore di luce, l’illuminato, il più grande iniziato. In molti testi esoterici Lucifero è accostato a Prometeo, la figura mitologica ribelle a Zeus che voleva donare il fuoco agli uomini, a Dioniso, dio dell’orgia e del divertimento sfrenato, al buddha, inteso come l’individuo iniziato (“buddha” significa appunto “l’illuminato”). I massoni usano chiamarsi tra loro “fratelli”; si distinguono in vari gradi, tra i quali gli apprendisti, i compagni, i maestri, i sublimi cavalieri eletti, i grandi maestri architetti, ecc. Si raccolgono in logge presiedute da un venerabile; più logge associate costituiscono una gran loggia, presieduta da un gran maestro, mentre nell’ambito di uno Stato tutte le logge dipendono da un grande oriente. La Massoneria venera un dio impersonale (il “Dio orologiaio” degli illuministi) chiamato Grande Architetto dell’Universo o Essere Supremo. Essa ha vari riti e obbedienze. Tra i riti più importanti ricordiamo quello scozzese, inglese, nazionale spagnolo, egizio (detto anche di Menfi e Misraim), simbolico italiano, swedemborghiano, noachita, ecc. Il più importante è quello scozzese, che si rifà all’esoterismo templare e ha 33°, tra cui i più alti sono quelli dal 18° in poi. Quando si parla di templarismo in massoneria in realtà viene ripresa una tradizione in parte errata, scorretta e diffamatoria. L’obbedienza più importante al mondo è quella che fa capo alla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, detta anche “Sancti Quatuor Coronati”, che ha per gran maestro il duca di Kent (attualmente è il principe Edoardo Windsor). Per le sue posizioni deiste, non riconosce la maggiore obbedienza francese, il Grande Oriente di Francia, che è violentemente antireligiosa e ammette anche gli atei. Le massonerie scandinave hanno una particolarità: riconoscono come gran maestro il re dei loro rispettivi stati; ad esempio in Svezia è l’attuale re Carlo Gustavo XVI. Esistono anche massonerie esclusive come la Prince Hall negli Usa che ammette solo personalità afroamericane, di cui ne fa parte il presidente americano Barack Obama, oppure la B’nai B’rith, riservata ai soli ebrei. Caratteristiche fondamentali delle logge sono la segretezza e l’esclusione delle donne, anche se ci sono obbedienze rigorosamente femminili o addirittura miste come la Gran Loggia d’Italia di piazza del Gesù. (Fine prima parte).L’Inghilterra di inizio ‘700 era vista dalla nobiltà liberale europea un faro di civiltà, soprattutto per il suo ordinamento monarchico-costituzionale. Le caste aristocratiche illuminate anglofile erano ambiziose e gelose delle prerogative tradizionali dei re e volevano limitarle. Si studiavano i principi costituzionali britannici con l’ansia di esportare gli ideali illuministi. La nobiltà europea era affascinata dal costituzionalismo, dal deismo, dalla tolleranza religiosa e dal liberismo economico. Insieme a tutte queste suggestioni provenienti da oltre Manica, cominciò a diffondersi la massoneria, dapprima in Olanda, Francia, Germania (Hannover) e poi negli altri paesi europei, tra cui l’Italia; il primo libero muratore italiano fu il medico beneventano Antonio Cocchi, iniziato a Firenze nel 1732 alla loggia detta “degli Inglesi”. In Francia uno degli esponenti dell’aristocrazia anglofila fu il barone Charles de Montesquieu, grande teorico del liberalismo e del costituzionalismo, uno dei padri riconosciuti dell’Illuminismo. La Massoneria francese cominciò quasi subito a rivendicare una certa autonomia, ispirandosi all’esoterismo templare e dandosi un’impostazione di tipo cavalleresca; raccoglieva gli esponenti nobili e alto-borghesi riformatori che si fecero portavoce di quel clima culturale che portò alla stagione dell’enciclopedismo illuminista che ha avuto per protagonisti Diderot, D’Alembert e Voltaire. La critica enciclopedista attaccava la società di Ancièn Règime, la Chiesa Cattolica, vista come fonte di oscurantismo, pregiudizi e superstizione, i privilegi nobiliari che causavano diseguaglianze, la storia passata, considerata inutile e piena di errori; esaltava invece il pensiero scientista, la libertà in tutte le sue forme, l’uguaglianza sociale, il progresso in tutti i campi, la fratellanza tra gli esseri umani e il potere illimitato della ragione, identificata come strumento infallibile di indagine della realtà. Lo spirito corrosivo dei liberi pensatori, impregnato di razionalismo e di scetticismo antireligioso, provocò nel 1738 la scomunica da parte della Chiesa, con la bolla di papa Benedetto XIV. In quegli anni la Massoneria prendeva sempre più, soprattutto in Francia, una piega politica radicale e antidispotica; in Inghilterra si tenne invece favorevole al mantenimento dell’ordine costituzionale, appoggiando il partito liberale whig. Intanto però le logge si diffusero anche nelle colonie americane. Nel 1751 fu pubblicato quel feroce manifesto anticristiano che fu l’Enciclopedia di Diderot e D’Alembert, diretta emanazione delle logge che preparò una forte ostilità nei confronti della tradizione e del cattolicesimo. Un altro illuminista franco-svizzero, Rousseau, teorizzò la “democrazia totalitaria”, ossia il rovesciamento violento dell’ordine costituito in favore di un governo popolare, in cui la moltitudine avrebbe delegato il potere a propri rappresentanti in grado di interpretare “la volontà generale”, in pratica la prefigurazione del Terrore giacobino della Rivoluzione francese. Nel periodo pre-rivoluzionario furono pubblicati migliaia di libri, pamphlet, riviste, giornali, tutti tesi a screditare e a diffamare la Corona di Francia e la Chiesa cattolica. Il 1776 fu l’anno dell’indipendenza delle 13 colonie americane dalla madrepatria inglese; i capi del movimento anticoloniale da George Washington a Thomas Jefferson, da Benjamin Franklin a John Adams, erano tutti massoni. Il marchese francese di La Fayette, che era un “fratello” e aveva combattuto a loro fianco, sperava che un giorno anche in Francia si potesse lottare per gli ideali rivoluzionari. La Massoneria francese nel frattempo infiltrava suoi uomini nelle istituzioni ecclesiastiche e a corte: il banchiere ginevrino Jacques Necker, ministro delle finanze di Luigi XVI, il cugino del re, il duca Filippo d’Orléans, detto in seguito anche Philippe Egalitè, per il suo acceso fervore rivoluzionario, Jacques Roux , soprannominato il “curato rosso”, e l’abate Sieyès. Obiettivo principale era disintegrare il sistema dal di dentro. L’anno stesso della Rivoluzione americana, il 1° maggio 1776 fu fondata a Ingolstadt, grazie all’appoggio finanziario dei banchieri Rothschild, la società segreta cospiratoria degli “Illuminati di Baviera”. Il capo di questa potente e pericolosa organizzazione era un ex gesuita discendente da una ricca famiglia di ebrei convertiti, Adam Weisshaupt. Feroce anticattolico, era seguace dell’Illuminismo ateo e materialista ma allo stesso tempo coinvolto nell’occulto, in particolare della tradizione rosacrociana e templare. L’obiettivo della setta era distruggere le monarchie cattoliche o comunque cristiane e il papato, al fine di instaurare una “repubblica universale”. Il disegno dei Rothschild era conquistare tutte le nazioni e assoggettarle al potere delle banche e della finanza, nonché stampare privatamente le monete nazionali (signoraggio). Il loro patrimonio era stimabile di gran lunga superiore alla ricchezza dello stesso re di Francia; erano la famiglia più potente dell’epoca. I congiurati di Weisshaupt entrarono nella massoneria ufficiale. Lo storico Alan Stang attesta che nel 1788 tutte le 266 logge del Grande Oriente di Francia erano sotto il controllo degli Illuminati; il gran maestro era diventato Filippo di Orleans. L’ossessione degli Illuminati era vendicare la condanna a morte dell’ultimo gran maestro templare Jacques De Molay (di cui si dicevano continuatori), fatto giustiziare da re Filippo IV il Bello di Francia il 13 ottobre 1314; il loro progetto era sterminare la “razza dei Capeti”, i Capetingi. Prima e durante la Rivoluzione, i massoni si riunivano intorno alla tomba di De Molay per celebrare rituali esoterici e giuramenti di vendetta. Il boia che giustiziò materialmente il 21 gennaio 1793 Luigi XVI era un discendente dell’ultimo gran maestro dell’Ordine del Tempio. Con questo orrendo delitto i giacobini dell’Illuminato di Baviera Maximilien Robespierre scatenarono una feroce persecuzione contro i loro nemici, i controrivoluzionari, accanendosi in particolar modo proprio contro quel popolo di cui tanto si facevano paladini, che invece voleva rimanere fedele ai Borbone e alla Chiesa. La persecuzione antireligiosa era cominciata in maniera più blanda già dopo il 14 luglio 1789, ma con il Terrore giacobino raggiunse vette molto più alte. Beni confiscati, ruberie di stato, chiese distrutte e incendiate, ostie e reliquie profanate, preti imprigionati e massacrati, suore stuprate e uccise, credenti umiliati e trucidati, in nome degli “immortali” principi di Libertè, Egalitè, Fraternitè. Da non dimenticare l’orribile genocidio della Vandea (130.000 morti), che disgustò perfino Babeuf e Napoleone, ma di cui nessuno parla. Questa regione doveva diventare, nelle parole del generale giacobino Westerman, un “cimitero nazionale”. Il furore spietato e distruttivo contro la Vandea si spiegava perché era la regione più religiosa e lealista della Francia. P. Augustine Barruel scrisse chiaramente in una sua opera che gli Illuminati avevano complottato contro il Trono e l’Altare. Erano membri della setta Robespierre, il duca di Orléans, Necker, La Fayette, Barnave, il duca di Rouchefoucault, Mirabeau, Fauchet, Clootz e Talleyrand, e appartenevano al Grande Oriente di Francia tutti i principali capi rivoluzionari: Sieyès, Saint-Just, Marat, Danton, Desmoulins, Hèbert (l’ideatore della “scristianizzazione”) e Brissot. La scristianizzazione portata avanti da Hèbert, accanitamente antireligiosa, non trovò l’appoggio di Robespierre, che sostenne e impose il culto dell’Essere Supremo e della Dea Ragione. Il capo giacobino sperava in tal modo di rendere “popolari” i principi massonici. All’Ente Supremo, equivalente del Gadu, fu conferito come simbolo un grande e robusto albero, una quercia, che alla fine rappresenta la Natura; notiamo bene che questo simbolo pagano era lo stesso che campeggiava sullo stemma del Pds di Achille Occhetto, che nel 1991 aveva appena abbandonato il vecchio nome di Pci. Alla Dea Ragione fu data l’immagine di una donna con il petto scoperto dove spunta l’occhio onniveggente, altro simbolo cabalistico ed esoterico. Che la Rivoluzione francese fosse influenzata dalla massoneria è dimostrato da più parti: basta controllare il frontespizio dell’Enciclopedia e le fedeli riproduzioni della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, dove le allegorie massoniche sono evidentissime. La reazione del 9 Termidoro che portò alla ghigliottina Robespierre e i suoi seguaci il 27 luglio 1794, segnò l’ascesa al potere dei gruppi borghesi liberal-moderati. Intanto le frange più estremiste si organizzavano, e un triumvirato ultragiacobino composto da Gracco Babeuf, Filippo Buonarroti e Silvain Marèchal, tutti e tre massoni, diede vita alla Congiura degli Eguali del marzo-maggio 1797. La cospirazione fu soffocata nel sangue e Babeuf condannato a morte. Buonarroti e Marèchal continuarono nel segreto la loro attività rivoluzionaria, fornendo insieme a Jakob Kats, un patrimonio politico di rilevante importanza, perché questi gruppi proto comunistici furono gli antesignani diretti del socialismo marxista. L’ascesa di Napoleone Bonaparte segnò l’inizio della conquista massonica dell’Europa. L’esercito francese disseminava logge in tutti i territori occupati, Italia compresa. Il 20 giugno 1805 nacque a Milano il Grande Oriente d’Italia, la più grande obbedienza della penisola, però non riconosciuta dalla Loggia Madre di Londra. In quel periodo nacque anche la Carboneria, una metamorfosi rurale della Massoneria, che ebbe come gran protettore il cugino di Napoleone, Gioacchino Murat, “re” di Napoli e delle Due Sicilie. Scopo delle società segrete italiane era “liberare” l’Italia dai vecchi Stati feudali e dalla Chiesa cattolica. (continua…) …) Possiamo scorgere l’azione della Massoneria dietro tutte le rivoluzioni in Europa e in America del 1820-21, 1825, 1830-31 e del 1848. Il Risorgimento italiano, guidato dal massone Cavour e aiutato dai “fratelli” Mazzini, Garibaldi, Manin, D’Azeglio e tanti altri, portò all’ ”indipendenza” italiana nel 1861. Lo Stato Pontificio fu conquistato solo il 20 settembre 1870 con la breccia di Porta Pia per opera dei bersaglieri dell’esercito sabaudo, nonostante l’eroica resistenza di papa Pio IX, spesso ingiustamente accusato dalla storiografia progressista come un anti-italiano. Anzi, esisteva un progetto dello stesso pontefice volto ad unificare in maniera federativa gli Stati italiani, onde evitare il pericolo di una rivoluzione laicista e anticlericale. Fatto sta che dal 1870 al 1929 il papa è stato prigioniero in Vaticano e che dal 1861 al 1922 il Regno d’Italia è stato governato da un regime oligarchico e liberal-massonico, nonostante il patto Gentiloni-Giolitti del 1913. Dalle società segrete socialiste francesi che avevano dato vita alla congiura di Babeuf emigrate in Germania, nacque nel 1834 la Lega dei Proscritti. Questi gruppi cospiratori discendevano in linea diretta dagli Illuminati di Weisshaupt. Nel 1836 ci fu una scissione all’interno dei Proscritti; nasceva così la Lega degli Uomini Giusti. Nel 1840 circa, entrarono a far parte di questo gruppo Kiessel Mordechai Levi, alias Karl Marx e Friederich Engels, i padri del comunismo. Marx, secondo la notizia riportata sulla rivista massonica italiana “Hiram” il 1° maggio 1990, fu iniziato alla loggia “Apollo” di Colonia. Nel 1847 gli Illuminati inglesi affidarono ai due filosofi il compito di rielaborare i principi di Weisshaupt e Babeuf in forma nuova e scientifica, mentre i fondi necessari per la pubblicazione del “Manifesto Comunista” del 1848 provennero da Clinton Roosevelt e Horace Greely (avo di Hjalmar Schact, ministro dell’economia del Terzo Reich), entrambi membri della loggia “Columbia”, fondata a New York dagli Illuminati bavaresi. Le agitazioni rivoluzionarie fomentate da comunisti, socialisti, anarchici e radical-democratici sfociarono nella Comune di Parigi del 1871, un violento rivolgimento politico indirizzato contro il governo del conservatore Adolphe Thiers. La rivolta fu domata in poche settimane. A cavallo tra l’ ’800 e il ‘900 i principali governi europei e americani erano anticlericali, soprattutto la Francia e l’Italia, egemonizzati da partiti liberal-moderati, progressisti e radical-socialisti. Durante la cosiddetta “belle èpoque” (1900-1914) le logge studiavano come disfarsi dei governi autocratici che ancora resistevano dopo le ondate rivoluzionarie ottocentesche; gli obiettivi da abbattere erano l’Impero Austro-Ungarico, la Germania del Kaiser, la Russia zarista (sconvolta da attentati e moti fino a prima del 1914), ma anche la Turchia Ottomana. L’odio di grembiulini e rivoluzionari era concentrato soprattutto contro gli Asburgo d’Austria, visti come eredi dei Carolingi e del Sacro Romano Impero Germanico, fondatore dell’Europa cristiana. L’Impero asburgico era multietnico e si volevano strumentalizzare le rivendicazioni per l’indipendenza di alcune nazionalità: i serbi ortodossi alleati della Russia, i cechi, gli slovacchi, ma anche l’élite ebraica che mal sopportava essere governata da una dinastia cattolica. Gli ebrei sostenevano il Partito Socialdemocratico, guidato dal loro correligionario Viktor Adler, il cui figlio Friederich uccise il primo ministro Stürgkh. La Massoneria internazionale voleva un grande scontro sul continente che avrebbe dovuto portare alla federazione repubblicana degli Stati europei. Il 28 giugno 1914 il terrorista ebreo serbo Gavrilo Princip appartenente alla società segreta della “Mano Nera” e alla setta democratica “Giovane Serbia”, uccise l’erede al trono d’Austria il granduca Francesco Ferdinando e la moglie a Sarajevo, provocando lo scoppio della Prima guerra mondiale. Gli schieramenti erano questi: da una parte gli Imperi centrali, Austria - Ungheria, Germania e Turchia Ottomana, dall’altra la Triplice Intesa che comprendeva Inghilterra, Francia, Russia (poi costretta ad abbandonare per lo scoppio della Rivoluzione bolscevica) e più tardi Italia e Stati Uniti. La Grande Guerra si concluse con la vittoria delle potenze massoniche e la distruzione dei vecchi imperi europei. L’Austria – Ungheria fu smembrata e la Germania umiliata. Ottennero l’indipendenza la Cecoslovacchia, guidata dai “fratelli” Beneš e Masaryk, la Polonia, l’Ungheria e il Regno di Jugoslavia. L’Impero Ottomano fu lentamente logorato all’interno con la presa del potere dei “Giovani Turchi” nel 1908, una setta democratica modernizzante i cui membri risultavano affiliati alla loggia “Macedonia Resurrecta” di Salonicco. Il governo massonico turco pianificò il genocidio armeno nel 1915; furono trucidati 1.500.000 di armeni. Con la fine del conflitto l’Impero si sfaldò. Nel 1923 il generale massone Kemal Atatürk abolì definitivamente il sultanato; nasceva così la Repubblica di Turchia, profondamente occidentalizzata e proiettata verso l’Europa. La Russia fu sconvolta dalla Rivoluzione di febbraio che spodestò lo zar Nicola II, guidata dai massoni L’vov e Kerenskij, affiliati alla Gran Loggia di Russia. La rivolta di febbraio ebbe un carattere liberale e socialdemocratico. Ma il 25 ottobre successivo il potere fu preso dai comunisti bolscevichi, capitanati dagli altrettanti ”fratelli” Lenin, Trotzkij, Zinov’ev, Parvus, Litvinov, Bucharin, Sverdlov, Lunačarskij, Radek, Rakowskij, Krasin, tutti iniziati al Grande Oriente di Francia; è forse da escludere l’appartenenza di Stalin, il quale non risulta affiliato. Lenin fu iniziato a Parigi nel 1908 alla loggia “Union de Bellevillle” e ottenne il 31° grado. Il governo sovietico del 1920 era molto particolare: su 21 Commissari del Popolo 17 erano di origine ebraica; su 545 funzionari di Stato, 447 erano ebrei. In effetti la comunità israelitica vedeva di buon occhio la Rivoluzione nel paese degli zar. Non è un mistero che essa fu finanziata da ambienti ebraici anglosassoni nordamericani ed europei contigui alla B’nai B’rith tramite Parvus (Rockefeller, Morgan, Kuhn & Loeb, Rothschild, Schiff, Warburg). Molti correligionari però, appartenenti alla piccola borghesia, furono ferocemente perseguitati e spogliati dei beni perché conservatori e fedeli al vecchio regime. La “Civiltà Cattolica”, autorevole rivista dei gesuiti, parlò di un complotto giudaico-massonico-bolscevico. Il governo comunista di Russia è stato il primo a legalizzare la pratica genocida dell’aborto, voluto dal Commissario del Popolo agli Affari Familiari Goichberg su pressione di Lenin, ispirato a sua volta dal “miliardario rosso” americano Armand Hammer, uomo dei Rockefeller (i più grandi pianificatori del controllo delle nascite a livello globale), maestro dell’ecologista radicale Al Gore. Un grande storico magiaro-francese, François Fejtö, ha ammesso nella sua opera più conosciuta “Requiem per un Impero defunto”, il ruolo determinante delle società segrete nello scoppio della Prima guerra mondiale. Gli stessi capi politici delle potenze vincitrici, il democratico Wilson (Usa), il liberale Lloyd George (Gb), il radical-socialista Clemenceau (Fra) e il liberaldemocratico Orlando (Ita) erano tutti massoni. Woodrow Wilson fu l’ideatore della Società delle Nazioni, un organismo sovranazionale, antenato dell’Onu, che avrebbe dovuto portare secondo lui alla pace universale e ad un unico governo mondiale; essa avrebbe dovuto riuscire dove il Cristianesimo aveva fallito. Clemenceau era un anticlericale incallito; apparteneva ad una loggia i cui membri si facevano tumulare da morti ritti in piedi, in segno di odio e di sfida contro Dio. (continua…).

lunedì 5 luglio 2010

Comunicato stampa dell'Associzione pastori lombardi


In merito alla ‘campagna di comunicazione’ di Legambiente in atto in Valle Camonica sul tema del ‘ritorno dei grandi carnivori’ i pastori esprimono il loro profondo disappunto per iniziative nelle quali essi sono coinvolti solo a posteriori.

Nella ‘campagna di comunicazione’ di Legambiente, come per analoghe iniziative finanziate da enti pubblici e privati, i pastori figurano solo quali soggetti passivi ‘da convincere’ ai quali vengono imposte ‘misure di prevenzione’ spesso non idonee nelle condizioni specifiche locali e comunque non discusse preventivamente.

In Italia le associazioni ambientaliste hanno già ottenuto lauti fondi per progetti europei sul tema della ‘prevenzione dei danni da predazione’ che si sono tradotti in opuscoli divulgativi finalizzati a spiegare ai pastori come usare i cani e le reti elettriche nel convincere la popolazione circa la presunta facilità della ‘convivenza’ e i presunti vantaggi economici del ritorno di orsi, lupi e linci.

Mentre i Parchi e le ass. ambientaliste sono sempre dotate di finanziamenti per iniziative di dubbia utilità che non vanno certo a vantaggio dei pastori e che comunque vengono prese a loro insaputa, le richieste avanzate dai pastori (valorizzazione della lana, tipicizzazione delle carni ovine, percorsi ‘protetti’ per la transumanza, trasparenza negli affitti dei pascoli) non hanno mai trovato accoglimento favorevole.

Siamo pertanto profondamente amareggiati per il sostegno che gli enti pubblici accordano, con superficialità e senza verifiche con le parti sociali interessate, a iniziative come quella di Legambiente in Valle Camonica e chiediamo alle istituzioni (provincia, comunità montana, comuni) di organizzare sul delicato tema della presenza dei grandi predatori delle iniziative al di sopra delle parti dove siano ascoltate le voci di tutti, a partire dai più diretti interessati.

Piancamuno, 30 giugno 2010
Il Presidente
Tino Ziliani

Roba da matti...io sto con i pastori non con i lupi nè con gli orsi e nemmeno con quegli asini dei verdi !!

Protesta di piazza contro la recente introduzione della RU486



Ad Avellino stanno emergendo fuori molti pro-life anche grazie al nostro impegno di Italia Cristiana...in questa occasione di pubblica contestazione contro la pillola abortiva abbiamo distribuito questo volantino (circa 1000) che segue...

P.S. per settembre prometto che ad Avellino ci sarà una bella sorpresa...




IL BOIA CAMBIA METODO


Dopo la macelleria dell’aborto chirurgico i progressisti hanno pensato ad una morte più “pulita” : la Ru486.

COME AGISCE LA PILLOLA RU486 :

Il principio attivo contiene mifepristone, un antagonista del progesterone, ormone che prepara la mucosa uterina ad accogliere l’uovo fecondato, e quindi è capace di interrompere, se assunto al momento opportuno una gravidanza in un’altissima percentuale di casi.

Dal 1978 ad oggi sono stati uccisi mediante aborto procurato 5 milioni di bambini (dati ministero della salute), una intera generazione di Italiani è stata cancellata.
Con la Ru486 i progressisti contano di fare ancora meglio.

La pillola abortiva Ru486 può essere assunta fino a 49-50 giorni dal concepimento

LA VITA A 49 GIORNI :


a 49 giorni il bambino è già lungo 2 cm. Muove già le manine. Guardalo ! sembra un piccolo astronauta che fluttua nel liquido amniotico che lo protegge dagli urti, traumi e contrazioni dell’utero.

La congiura contro la vita è tale che finanche le associazioni femminili (così egocentriche e attente alla tutela della donna ) chiudono gli occhi di fronte al trauma fisico-psicologico alla quale la donna va incontro dopo aver assunto questo “PESTICIDA UMANO” infatti la donna in questo caso si troverà ad abortire sola e a dover tenere nel proprio grembo per diversi giorni ( fino a quindici !) il feto morto prima di espellerlo chissà dove…

Italia Cristiana considera l’ aborto (chirurgico o chimico che sia) un omicidio di straordinaria gravità, per quattro motivi : 1) viene colpito un innocente 2) viene colpita una persona incapace di difendersi 3) ciò è procurato dalla madre, la prima a dover difendere la vita del figlio 4) con la collaborazione della medicina che dovrebbe curare e salvare anziché avvelenare ed uccidere

Nel 2007 il tasso di natalità in Italia è stato di 1.3, nessuna civiltà può sussistere a lungo con questo tasso; L’Europa rischia di trasformarsi presto in una Repubblica delle banane o in un immenso reparto di geriatria….

Questo è un invito all’azione !

lunedì 28 giugno 2010

CONTADINI SCHIAVI DELLE BANCHE DEI SEMI



Il contadino è una figura che è sempre stata ignorata o avversata dalle istituzioni e dai grandi potentati economico-finanziari…Immette pochi soldi nel mercato, non chiede prestiti, è indipendente ! Si cresce una mucca gli dà da mangiare il fieno che lui stesso produce, del latte ne fa formaggio che regala al vicinato in tutto questo passaggio non ci sono intermediari, ciò dà fastidio perché i beni circolano e non c’è niente da succhiare sopra ! Conosco un povero uomo che in pensione si era cresciuto una mucca da far pascolare nelle sue proprietà ebbene ha dovuto pagare una multa salatissima perché non aveva un ricovero per l’animale secondo le vigenti norme sanitarie ! Le limitazioni fatte ai contadini sono varie ma è mia intenzione stringere il focus su un problema di cui poco si parla : L’attuale impossibilità di molti contadini a produrre i semi da se stessi.
L’autoriproduzione del seme, ovvero il privilegio che l’azienda agricola o il contadino ha di riseminare traendo seme da una parte dei propri raccolti è un diritto o meglio dire una possibilità, tuttora minacciata se non addirittura scomparsa. Questo per due motivi : 1) Il decreto del presidente della repubblica n. 322 del 9 maggio 2001 che in parole povere proibisce lo scambio di semi e piante fra i contadini. A questo punto il senso comune ci spinge a chiederci perché i contadini a causa di queste pseudo legislazioni devono rinunciare a quelle varietà che si tramandano e sanno auto riprodursi, quelle che a volte fanno a meno dei pesticidi e resistono meglio alle avverse condizioni ambientali ? Il secondo motivo è dovuto dalla massiccia diffusione di semi ibridi F1 ( di prima filiazione) se non addirittura O.G.M. (organismi geneticamente modificati) i quali semi sono incapaci di generare piante uguali a quelle dalle quali sono raccolti perché non dotati di genetica stabile e trasmissbile; Tutto questo per dire che in questo meccanismo ci guadagnano le multinazionali dell’agrochimica e ciò a scapito dei contadini che si sono fatti soffiare dal naso la loro indipendenza ed autonomia anche a causa della disinformazione direi…Oramai nei consorzi agrari o farmacie agricole si trovano solo ibridi commerciali sconvenienti o impossibili da riprodurre ma non illudetevi che ciò riguardi solo i semi…i Conigli sono sterili, i polli se provi a riprodurli dimezzano la propria grandezza dopo un paio di generazioni !! Ho già conosciuto contadini che hanno chiuso con la loro attività perché i prezzi dei semi da ricomprare ogni anno per la ri-semina erano troppo elevati. Ma qui bisogna gridare perché i contadini, se continua così saranno solo affittuari dei loro terreni anche se li posseggono a vita di loro proprietà perché per la risemina delle colture dovranno spendere ogni anno ingenti somme di denaro ! non saranno più ne indipendenti ne auto sussistenti. Così ci ritroviamo ad avere in agricoltura lo stesso problema che Giacinto Auriti aveva denunciato nel campo dell’economia. Infatti così come le persone non sono i veri proprietari dei soldi che hanno in tasca, allo stesso modo i contadini non sono i veri proprietari delle varie varietà di piante che hanno nell’orto e insieme con lui diciamo che così come la moneta nasce di proprietà della banca che la emette prestandola ( e quindi le persone invece di essere proprietarie di quelle monete che hanno in tasca ne sono debitrici ) allo stesso modo diciamo che il seme nasce di proprietà della multinazionale che lo emette prestandolo, in questo caso ai contadini. Siamo proprio ai paradossi più assurdi ed è imbarazzante constatare che mentre O.G.M. e ibridi commerciali vengono promossi, pubblicizzati e diffusi, i tradizionali semi autoctoni (quelli che possono riprodursi con stabilità genetica) rischiano di diventare illegali in quanto privi del marchio C.E.E. ! I semi sono stati sempre perseguitati nei regimi dittatoriali; I comunisti ad esempio hanno dato prova di aver particolarmente in odio i proprietari terrieri e i possessori di semi, sequestrando questi ultimi e facendo così morire di fame milioni di persone in Ucraina; Anche ora ci fa sapere Maurizio Blondet che in Iraq i contadini sono stati costretti ad usare invece dei loro semi di sempre, quelli della multinazionale ebraica monsanto; Forse che non si può arrivare a parlare almeno in questo ultimo caso di un tentativo di ricatto alimentare ? Per quanto riguarda gli O.G.M. c’è da dire che non rispettano nemmeno quel motto base dell’educazione civica : “la tua libertà finisce dove comincia quella degli altri”. Infatti un campo a coltura tradizionale non può resistere a lungo e conservarsi integro accanto ad un campo O.G.M. perché i prodotti chimici usati su questi ultimi sono molto più forti e di conseguenza sia i parassitari che le erbe infestanti si adattano a meglio sopportare quelle massicce dosi di veleni e diventano in questo modo pericolosamente immuni alle difese naturali delle piante autoctone del posto. Anche il problema dell’ impollinazione per via aerea è da considerare, potrebbe succedere infatti che un contadino per quanto detesti gli O.G.M. si ritroverà prima o poi ad avere nel proprio orto piante modificate geneticamente per via del polline che come si sa si propaga per via aerea. Sfogliando alcuni passi biblici della Genesi sulla creazione mi rendo conto che finanche i parametri che Dio aveva stabilito nella creazione sono stati stravolti : GN 1, 11 - 12 “ E Dio disse : la Terra produca germogli, erbe che producono seme (…) e così avvenne : La Terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie (…) Dio vide che era cosa buona”. Un tempo le sementi erano un’ eredità e passavano di generazione in generazione : cosa lasceremo ai nostri figli da seminare, solo O.G.M. e ibridi che non si possono riseminare ? il gadget proposto da Greenpeace con due vasetti in miniatura, qualche seme di zucca e l’etichetta: “diventa anche tu un seed saver” (salvatore di semi) è bello ma è troppo poco, bisognerebbe aderire alle azioni delle organizzazioni dei seed savers come KoKopelli o civiltà contadina, cercare questi semi e adottarli nel proprio orto. Nel caso dei nostri territori è scontato approfittare di quelle poche varietà autoctone ed auto-riproducenti che ancora ci restano trasformando così ogni fazzoletto di terra un un’arca di Noè che ha la funzione di conservare il ricco patrimonio di biodiversità, di tradizioni (agricole e culinarie ) e di civiltà contadina, vorremmo poter dire da sempre e come sempre indipendente dalle multinazionali.

Francesco Diana

domenico longo




Domenico longo parla in un'aula del parlamento- Si tratta di una delle poche persone disposte a proprio discapito a battersi contro l'usura bancaria !

contro gay pride




La genuinità e la purezza di venti ragazzi contro centocinquantamila perverse e maliziose persone al soldo della potente lobby omosessuale !

io da Cattolico in questa occasione mi sono sentito rappresentato più da forza nuova che nemmeno dal cardinale Sepe di Napoli che nonostante la sua Città trasuda e trasborda pubblica iniquità a motivo del gay pride a quanto mi risulta non ha lanciato nemmeno un invito alla preghiera per riparare il peccato che osa dirsi orgoglioso di essere tale !
Grazie forza nuova ! per aver pubblicamente compianto la grande discriminata di oggi : La famiglia tradizionale, quella numerosa e Cattolica ! In questi casi chi si ferma al colore della bandiera sbaglia ! bisogna vedere alla battaglia portata avanti ed anche se non ti riconosci in quella bandiera ti devi unire per amore della battaglia portata avanti !
Battaglie comuni ed identità diverse, questa la formula per la riscossa di popolo chi non condivide questa formula probabilmete è un ignorante testone che non ha ideali ma ha solo amore per l'etichetta del proprio partito !

lunedì 14 giugno 2010

Cosa è il "sodalitium pianum".



Ogni buon cattolico sa che non vi è di più pericoloso e grave in un epoca, che la decadenza e l’inadeguatezza di certo clero. La Chiesa non è un associazione qualsiasi, ma è la porta che spalanca la salvezza eterna delle anime. Gli aspetti della crisi, e non è questa la sede per analizzarli, dipende da molti fattori ma certamente tutti dipendono da una mancanza di fede. Spesso un po’ arrabbiati ci si chiede, ma perché il papa non prende dei provvedimenti?
Proprio in questi ultimi mesi a tal uopo mi ha illuminato una lettera che ho ricevuto dall’amico Prof. Agostino Sanfratello dal Libano. Ho capito degli ingranaggi e dei meccanismi che purtroppo intrappolano anche le buone intenzioni. Vi riporto subito ciò che scrive Sanfratello:


“[…]Benedetto XVI ha manifestato fin dall'inizio del suo pontificato il desiderio di emulare una delle "Fatiche di Ercole": "Ripulire le stalle"vaticane ed ecclesiali. Ricorderai certamente, Guglielmo, la sua esclamazione, commentando la nona stazione della "Via crucis", il venerdì santo del 2005. "Via crucis" che ha preceduto di poco la sua ascesa al pontificato: "Quanta sporcizia nella chiesa!".

Ma ho l'impressione che a ripulire le stalle ecclesiali e vaticane Benedetto XVI farà molta fatica, sempre che ci riesca.
Da quando infatti, subito dopo la morte di san Pio X, "Sodalitium pianum" fu indotto ad autosciogliersi (non avendo ricevuto la desiderata approvazione canonica di "Istituto secolare"), il papa e i collaboratori immediati di sua stretta fiducia, per essere informati, dispongono grosso modo solamente, in tutto il mondo, di ciò che viene loro comunicato per "linea gerarchica". Cioè dispongono grosso modo delle sole informazioni -- di cui non possono generalmente controllare l'attendibilità -- che giungono loro dalla "linea gerarchica" e"ufficiale" costituita dalla grande burocrazia curiale vaticana, dai nunzi, dai patriarchi, dai vescovi ed eventualmente dai superiori di grandi ordini religiosi.
Il "Sodalitium pianum", ottimo organismo di "informazioni ecclesiali" (in votis destinato a essere riconosciuto canonicamente come nuovo "Istituto secolare"), era stato costituito nel 1909 da mons. Umberto Benigni in aiuto di san Pio X nella sua guerra contro la cancrena modernista e la sua metastasi interna alla Chiesa.

Aggredito da ogni parte dalle calunnie moderniste e ormai privo -- dopo la sua morte, il 20 agosto 1914 -- del suo alto protettore, san Pio X, solamente un anno dopo, nell'agosto del 1915, al Sodalitium pianum fu permesso di riprendere le sue attività. Non con generoso e pubblico sostegno, ma solo in ambito drasticamente ridotto e tra mille ostilità provenienti dall'esterno e dall'interno stesso del Vaticano. Imbavagliato e strangolato dai limiti imposti alla sua azione e dalla bassezza diserzione dei , il Sodalitium fu infine ingenerosamente sciolto d'autorità secondo il desiderio del card. Sbarretti all'imizio di dicembre del 1921.
Da allora ogni tossina modernista e settaria poté sciamare in segreto e senza ostacoli nel corpo della Chiesa, preparando in occulta incubazione, l'esplosione delle metastasi neomoderniste e massoni della stagione conciliare e postconciliare.

Da allora manca al papa, anche se dotato delle migliori intenzioni, l'equivalente di un "Sodalitium pianum".
Gli manca cioè lo strumento indispensabile di una "linea parallela" e riservata che sia in grado di informarlo -- con completezza, prontezza e affidabilità piene -- circa tutti e ognuno dei componenti sia delle gerarchie ecclesiali alte e basse, sia in genere del clero di ogni paese, così da permettergli di prevenire, fronteggiare, sanare e sanzionare ogni abuso e ogni infedeltà. Una "linea parallela" che permetta al papa anche e soprattutto di dominare perfettamente gli interi dinamismi -- la cui importanza è massima -- che hanno come esito le nomine episcopali. Dominare dunque perfettamente i dinamismi degli uffici, degli archivi legali (smantellando livelli illegali e segreti di archiviazione, destinati agli intrighi più torbidi), delle procedure di costruzione dei dossiers concernenti i candidati all'episcopato.

Senza un equivalente del "Sodalitium pianum", che d'altra parte non sarebbe facilissimo costruire in tempi brevi e in perfetta discrezione, da chi, infatti, potrebbe essere informato, il papa, se in qualche paese del mondo un candidato all'episcopato -- di cui venisse cucinato e ricucinato nell'apposito ufficio curiale un dossierpresentabile (generalmente con il concorso di molte altre mani vicine e lontane) -- fosse in realtà un indegno, sostenuto e promosso dai complici di oggi e dai ricattatori di domani? O se fosse un "acquirente"che ha letteralmente "comprato" l'episcopato? Da chi, dunque?
Forse dai complici del candidato indegno che, funzionari o prelati, stanno curando la "cosmesi di candidatura" del suo dossier?
Forse dagli alti e pii burocrati che nei cassetti di livelli illegali di archivi nascondono la documentazione con la quale tenere costantemente in pugno e ricattare un giorno i candidati indegni che vengono fatti salire?
Forse dai funzionari locali e romani che hanno "giustificato" e"coperto" la svendita (o le scandalose "concessioni") di beni della Chiesa, accumulati con sacrificio dai fedeli lungo i secoli?
Forse da coloro che a livelli diversi hanno incassato la tranche di loro spettanza della tariffa ordinaria di compravendita dell'episcopato?
Forse dai confratelli nell'episcopato che prestano omertosa assistenza agli illeciti traffici transazionali di tale o tal altro prelato?
E non parliamo delle cose peggiori e delle affiliazioni settarie.

In sintesi: Se un patriarca o un cardinale o un vescovo o un nunzio o comunque un funzionario della diplomazia vaticana o della burocrazia curiale fosse a qualsiasi titolo indegno, infedele e complice dell'indegnità e dell'infedeltà di altri, è da lui stesso e dai suoi complici e dalla loro comune "linea gerarchica" che verrebbe informato il papa?[…]”

Dopo aver meditato tutto ciò, dovremmo scoraggiarci? Giammai! Chi è attento sa che la Chiesa è costituita dal clero e dal popolo di Dio ed è stata sempre retta dalle anime sante che andavano a compensare le mancanze di altri; è proprio come succede in fisica con il principio dei vasi comunicanti. Chi regge la Chiesa sono le anime vittime, gli ammalati, le vecchiette che recitano il Santo Rosario, l’effusione del sangue dei martiri, gli ordini religiosi, gli eremiti, ecc. Questo basta per rassicurarci, ognuno di noi resti al suo posto e faccia la sua parte per combattere la buona battaglia. Ricordiamo sempre quella celebre affermazione di Santa Giovanna D’arco, quando interrogata la si voleva far cadere in eresia proprio al suo processo: “una cosa è la Chiesa e una cosa sono gli uomini di Chiesa!” Questo ci basti per non cadere nello scoraggiamento, nei giudizi affrettati, perché il giudizio, spetta solo a Dio, ricordiamo inoltre che la Barca di Pietro è la più attaccata perché è la vera Arca di Salvezza. Un ultima raccomandazione la vorrei fare a me stesso e agli altri: manteniamoci umili, non ostentiamo saccenterie esagerate affinché non diventiamo, specie agli occhi di chi oggi non crede, la caricatura di noi stessi, non spariamo sempre a zero su tutto, sarebbe ingiusto e contrario all’amore che soffia con lo Spirito Santo sempre e come vuole sugli uomini di buona volontà.

Sancte Michaele Arcangele defende nos in praelio!

Prof. Guglielmo Buonagiunto
Compagnia di San Michele

ANALISI GIUDIZIOSA DEL VATICANO SECONDO

romano amerio

vaticano secondo




PER VEDERE LA CONTINUAZIONE ( ALTRI 4 FILAMTI ) SEGUI QUESTO URL :

http://www.youtube.com/user/francesco2232#p/u

giovedì 3 giugno 2010


DATI ABORTO AVELLINO ! ! !


L’assistente sociale che lavora presso l’ospedale di Curteri in Mercato San Severino ci parla delle sue tristi ma anche eroiche esperienze fatte nel suo specifico ambito di lavoro ossia l’assistenza sociale alle donne prima che abortiscano. In Pratica le donne che hanno intenzione di abortire dopo essersi rivolte al consultorio familiare si rivolgono a lei come ultima tappa prima di andare in ospedale per praticare quella pratica che per evitare che la si chiami per il suo vero nome gli si è messo un nome grazioso : I.V.G. (interruzione volontaria della gravidanza) quasi a manifestare uno stratagemma per sentirsi più apposto con la coscienza.
Da lei passano tra le quattro e le sei donne alla settimana; si tratta spesse volte di donne che non hanno più alcuna speranza di far nascere il futuro bambino che già portano in grembo; potremmo chiamarle disperate e forse così tanto da farci pensare che non provino nemmeno a chiedere aiuto e di certo non si sentiranno aiutate in nessun modo a portare avanti la gravidanza se trovano un asettico ufficio dove non c’è nessuno che prova ad aiutarti e dove tutto è indifferente al suo problema e magari mentre una marea di pensieri si affolla nella mente della donna, l’assistente sociale sbotta : firmi qui.In realtà la 194 all’articolo due prevede contributi tesi a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza e la nostra assistente si impegna proprio in questo offrendo nei limiti del possibile una via alternativa alla donna e una prova che lei in questo rappresenta un’eccezione è il fatto che prima che arrivasse lei a Curteri si praticavano quattrocentocinquanta aborti l’anno, ora con il suo lavoro che consiste nello stare vicino alla donna aiutandola e offrendole un’altra e di certo migliore opportunità ecco che La cifra si è abbassata a duecentocinquanta aborti l’anno ! (duecento in meno all’anno). Molte donne pensano di non aver nulla nella pancia tanto da restare meravigliate se con l ‘ecografia viene mostrato loro il battito cardiaco dell’embrione ( che inizia a battere a diciotto giorni ) e di certo rimarrebbero scioccate se le si mostrasse l’immagine di un feto a due o tre mesi che con le ultime tecnologie è possibile ricavare non solo a colori ma anche ad immagini tridimensionali. Ma andiamo alle statistiche riguardanti la regione Campania ed in particolare la provincia di Avellino : “Avellino è il centro d'elezione per gli aborti in Campania. Lo è sia perché qui esiste una struttura sanitaria all'avanguardia nel settore, quella dell' azienda ospedaliera S. Giuseppe Moscati (l’ex Capone), dotato di tutte le apparecchiature più moderne, che attira pazienti da tutta la regione perché in grado di effettuare 33 interventi la settimana; sia perché è alto il numero di donne irpine che ricorrono a tale pratica. E' il dato che emerge dalle ultime statistiche rese note dall'Istat relative al 1998. Si tratta di una tendenza che è confermata dai dati sulle interruzioni di gravidanza degli anni 1999 e 2000. Circa 1500 erano state le interruzioni di gravidanza del 1998 praticate presso l'ospedale Capone; altrettante ce ne sono state nei due anni successivi, con il 5% in meno nel 1999 ed un 5% in più nel 2000. Finora si era sempre creduto che la questione aborto fosse, per l'Irpinia, un problema d'importazione dalle altre provincie della Campania. Questo è sicuramente vero per gli aborti praticati presso l'ospedale Capone che effettua interventi per circa il 60% su donne non irpine. I dati Istat confermano che il maggior numero di aborti della Campania viene realizzato proprio presso l' azienda ospedaliera S. Giuseppe Moscati di Avellino “. In Irpinia, in sostanza, il comportamento collettivo è caratterizzato da un'ipocrisia di fondo: dietro ad un apparente perbenismo vi sono comportamenti che vanno in direzioni del tutto opposte, com'è del resto tipico di tutta la provincia italiana. In tutto il territorio nazionale invece si parla di ben 140.000 aborti l'anno ! e il numero complessivo di aborti praticati dall’approvazione della pseudo legge 194 nel 1978 fino ad aggi 2008 ammonta a più di cinque milioni ! pensate un po’ un numero più di due volte superiore agli abitanti di Roma ! quale immenso cimitero… E nel mondo ? : " Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (dati del 1997) ogni anno sarebbero praticati 53 milioni di aborti nel mondo, ovvero ogni dodici mesi si ha un numero di vittime innocenti pari a quelle provocate dall’intera Seconda guerra mondiale. Da tempo, l'attacco alla vita si muove su più fronti: marcia diviso per colpire unito. La sperimentazione sugli embrioni, la clonazione ed infine l'eutanasia, proposti come un mirabile traguardo scientifico o come strumenti per mantenere la dignità dell'uomo su certi standard; in realtà sono solo frutto di una perversa e irrispettosa idea della vita, animata da un depravato edonismo e venduta a tutti sotto la falsa bandiera di un buonismo pietistico. L’aborto è un delitto che assume una particolare gravità perché viene soppresso un essere umano che si affaccia alla vita, il più innocente tra tutti, che non può essere considerato un aggressore e tanto meno un ingiusto aggressore. Questo essere umano è debole, inerme, privo anche di quella minima forma di difesa che è data dal pianto del neonato. E’ totalmente affidato alla protezione e alle cure di colei che lo porta in grembo. Eppure spesso è proprio lei, la madre, a chiederne l’ uccisione o a procurarla.In tal modo l’aborto va anche oltre la responsabilità delle singole persone tanto da assumere una dimensione sociale: è una ferita gravissima fatta alla società e alla sua cultura da coloro che dovrebbero esserne i costruttori e i difensori. E’ una enorme minaccia contro la vita, non solo di singoli individui, ma anche dell’intera civiltà. Nella società così organizzata e diretta vi è una struttura di peccato contro la vita umana non ancora nata. L’Italia ha un triste primato non solo in Europa, ma anche nel mondo ed è quello della denatalità, (in media 1,19 figli per famiglia ) con le conseguenze anche di carattere sociale ed economico che ne derivano. Se noi avessimo i cinque milioni e più di italiani uccisi con l’aborto procurato con l’aiuto del medico, senza contare quelli uccisi con i prodotti chimici, oggi forse non avremmo bisogno di immigrati, considerati da alcuni una preziosa risorsa ( sebbene su questo il dibattito resta giustamente aperto) . La vera ricchezza l’avevamo ed è stata buttata tra i rifiuti. E’ stato compiuto un genocidio, una distruzione in massa di bambini italiani che tendevano alla vita con tutte le loro forze.
Se il nostro sguardo si allarga agli altri Paesi del mondo, noi vediamo che gli aborti ogni anno raggiungono la cifra spaventosa di decine e decine di milioni.
LA SCIENZA STESSA CI DICE CHE IL CONCEPITO PRESENTA CARATTERI UNICI E IRRIPETIBILI FIN DAI PRIMI ISTANTI DI VITA, PROPRIO COME OGNI ESSERE UMANO e allora perché tutto ciò ?
Un tempo i cavalieri venivano investiti dalla Chiesa per difendere orfani, poveri e vedove oggi invece, se ce ne fossero dovrebbero di certo intraprendere una battaglia per dare voce a chi proprio non ne ha, nemmeno per piangere !. I potenti del del mondo che hanno pilotato l’abbassamento demografico
avrebbero dovuto dar ragione a quei grandi della storia che hanno rappresentato e rappresentano l’aspetto più umano e dignitoso della vita umana. Ricordiamone alcuni tra i più noti e autorevoli :
“ Pertanto, con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e al suoi Successori, in comunione con i Vescovi della Chiesa cattolica, confermo che l’uccisione diretta e volontaria di un essere umano innocente è sempre gravemente immorale. (…) La scelta deliberata dl privare un essere umano innocente della sua vita è sempre cattiva dal punto di vista morale e non può mai essere lecita né come fine, né come mezzo per un fine buono", (Giovanni Paolo II, Evangelium vitae, n. 57).
"Per questo è necessario aiutare tutte le persone a prendere coscienza del male intrinseco del crimine dell'aborto che, attentando contro la vita umana al suo inizio, è anche un'aggressione contro la società stessa." (Papa Benedetto XVI)
"Mi sembra chiaro come la luce del giorno che l'aborto è un crimine." (Mahatma Gandhi)
"...Perché se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me". ( Madre Teresa di Calcutta).
Francesco diana

intervista sul corso a Simone Iuliano e a me


Pellegrinaggio a monte Vergine:
note e digressioni personali.



La tradizionale salita a Monte Vergine che nell’ultimo giovedì di Maggio parte da San Cipriano Picentino (SA) ed arriva fino al Santuario Monte Vergine di Avellino dura da almeno una cinquantina d’anni. Il percorso è di circa settanta chilometri, partono dalle prime ore del mattino (le tre – le quattro ) per arrivare alla Sacra vetta verso le otto di sera; Dal mio paese siamo stati in tre ad unirci al folto gruppo composto di due - trecento persone, non ci aspettavamo una partecipazione del genere e subito con il mio paesano esce fuori un commento : “ E chi lo sapeva ? Sono anni e anni che passano per un piccolo tratto di Montoro e nessuno ce lo ha mai detto…” Insieme circa la diagnosi del perché eravamo concordi nell’asserire che oggi giorno non si fa pubblicità né si mettono in evidenza le cose belle e buone, ecco diceva Eugenio siamo trecento di noi e nessuno ci cura né l’indomani se ne parlerà mentre invece basta che uno getta una pietra dal cavalcavia e per giorni se ne parlerà in radio e televisioni. Bene a ragione aveva stabilito Platone nella sua Repubblica quella regola pedagogica generale di non mettere mai in evidenza il male e l’errore e di parlarne solo quando necessario e nei casi in cui si può fare qualcosa per eliminarlo o diminuirlo. Mi chiedo ora, che necessità vi è di far vedere come quattro depravati all’interno di una casa video ripresa trascorrono il tempo ? oppure di parlare appena vi è occasione dell’ ultimo stupro in televisione ? Di questo passo negatività e pessimismo andranno a modificare in negativo la naturale percezione della realtà eppure la metafisica ci ricorda che ogni ente ( la cosa creata – ciò che è ) ha tre requisiti : buono - vero - bello e riguardo a ciò devo dire che il pellegrinaggio ha il merito di rammentare ben bene alla mente questa definizione metafisica del reale. Ora ritorniamo con i piedi per terra sulla strada del nostro pellegrinaggio dove di tanto in tanto si improvvisa qualche Rosario, a me nel dirlo piaceva non guardare nemmeno i volti dei miei sconosciuti compagni di preghiera, eravamo uno spirito solo e ciò a me bastava; Certo mi contristavano un po’ in certi momenti da parte di qualche persona l’indisciplina e l’inconsapevolezza dell’alta dignità di essere Cristiani-Cattolici : vesti succinte si vedevano di tanto in tanto qua e là ed uno svacca mento generale si produceva ogni volta che ci fermavamo nei luoghi di sosta e di riposo. Tuttavia la tempra di quelle persone era davvero buona ;Ad un uomo semplice, buono ed arcigno viene offerto del vino…risponde burbero e impacciato: Devo fare il fioretto della Madonna!. Con persone di tal fatta io poco ci parlo perché mi sembra quasi di inquinare la loro naturale e inconsapevole rettitudine morale con chiacchiere e sofismi inutili. Son sicuro che anche i più colti e fini di spirito avran trovato comodo adattarsi alla grettezza dell’ambiente (popolare-contadino) per lanciarsi senza timore e vergogna in grida sguaiate di giubilo e devozione verso la Santa Vergine. Non solo in percorsi montani percorrevamo il nostro pellegrinaggio ma spesso passavamo anche per i borghi abitati, siamo passati ad esempio per il corso di Avellino e lì mi sono commosso, cantavamo uomini e donne a cori alterni una lunghissima e antichissima canzone-preghiera di cui ecco qui qualche strofa (in italiano ) “ le donne : Andiamo con il fresco e con il sole, andiamo a trovare la Mamma schiavona – A piedi ad andare a piedi a tornare a Monte Vergine è bello andare; Gli uomini : Confessare e comunicare, l’anima nostra vogliamo salvare ; Le donne : O Madonna quanto sei bella, sei vestita da monacella; Gli uomini : Vestita di seta fina, facci la Grazia Madonna mia ecc.” Come era dolce e chiaro il coro delle donne e come era rumoroso e poco chiaro il coro degli uomini! e così come nel ballo di coppia il maschio muove i passi più che per divertirsi per vedere ballare e muoversi ancora la propria donna così noi eravamo spinti a cantare senza interruzione per udire ancora quelle candide voci; Cosa passasse poi per la mente delle donne non saprei dirvelo. Lì sul corso di Avellino mi sembrava di stare con gli insorgenti meridionali guidati dal Cardinale Ruffo che Postosi alla testa di 25.000 uomini, marciò sotto gli stendardi Sant’Antonio Glorioso attraverso tutto il Sud d'Italia per entrare finalmente vittorioso in Napoli nel 13 giugno 1799 ( festa di Sant’Antonio ). Mi è capitato di assistere durante simili ricorrenze popolari-Religiose all’infiltrazione di elementi sinistroidi e ideologici ma appena provarono a cantare il “bella ciao” furono malamente trattati dai vecchi del gruppo perché dicevano, i comunisti si rubano le terre ! Come pure spesso sono allontanati quelli che salgono al Santuario (spesso gli stessi) solo per ubriacarsi e suonare i tamburi e così il comunista che sogna di cavalcare l’onta del popolo viene espunto dallo spirito reazionario non ben calcolato del ceto popolare. Nel cammino con noi vi era anche un Sacerdote, purtroppo irriconoscibile dal suo abito borghese, molte persone non lo sapevano nemmeno e chissà quanti durante il tragitto si sarebbero accostati a lui per confessarsi se lo avessero saputo; Un tempo i Sacerdoti combattevano per strappare le anime dal demonio ma ora chissà con chi combattono, se combattono; Madonna mia donaci Santi sacerdoti e Sante famiglie !. Inoltrandoci dalle pendici del monte verso il Santuario troviamo un sentiero che si chiamo “lo scalzatoio” infatti lì i pellegrini erano soliti togliersi le scarpe e proseguire scalzi sulle aguzze pietre e diversi del nostro gruppo hanno offerto anche quest’ulteriore sacrificio alla Madonna. Giunti alla cima abbiamo sostato per quasi un’ora qualche centinaio di metri prima del Santuario nell’attesa dell’arrivo degli ultimi pellegrini ed a quel punto tutti ci siamo riuniti in processione, ci sentivamo così pieni di noi stessi…eppure ci eravamo svuotati del tutto (fino all’ultima goccia) ! Ma questo è normale e lo mette bene in evidenza la perenne Teologia di sempre per la quale - l’uomo è l’unica creatura che Dio ha voluto per se stesso – ecco che allora l’uomo quando si fa dono e tutto si offre per così dire “si ritrova” perché obbedisce ad un ordine superire-prestabilito di indirizzamento del proprio essere e trova la pace di chi fa la volontà di Dio. Siamo sempre con i piedi per terra (il freddo ce lo ricorda) e il momento più forte di tutta la giornata è appena iniziato, la vista del Santuario emoziona gli animi ; Lì davanti un centinaio di persone ci attende per non mancare a questo evento storico, ci ricompattiamo tutti in processione, parte la continuazione del canto con strofe aggiuntive che si dicono appositamente sul Santuario, giunti alla scala Santa i pellegrini mentre salgono baciano ogni gradino. Questo momento visto dal basso crea un effetto scenico bellissimo, sembra una rama dam in movimento e in salita e non è finita! Al primo gradino dell’entrata ci si inginocchia e ginocchioni a terra si procede sempre cantando fino all’altare ....Anche le litanie seguivano o alternavano il canto, erano intonate in un latino sbiascicato ma tutti rispondevano, tanto che fa ! anche se non si capisce l’importante è entrare nella dimensione della preghiera, sentirsi vicino a Dio questo è quello che conta. Celebravano la Messa i Sacerdoti Benedettini del luogo; Il predicatore intronatosi in una sedia al posto di Gesù nel Tabernacolo farà una predica sulla falsa riga della contrapposizione Gesù - Maria. In pratica dirà che se avevamo fatto tutto quel pellegrinaggio solo per fare un voto alla Madonna e non per chiederle di farci amare di più Gesù non sarebbe servito proprio a niente…a niente capite ? spero si tratti di parole pesate poco bene perché il Cristo della fede non è mai separato da Maria, è scontato che la Madonna ci porta a Gesù, noi lodiamo Maria e Maria loda Gesù proprio come ci fa notare il Montfort commentando la visita di Maria S.S. a Santa Elisabetta; Se Elisabetta non avesse lodato Maria dice il Montfort non si sarebbe innalzato al cielo quel magnifico inno di ringraziamento al Signore che è il Magnificat. Se noi ci mettiamo spesso alla presenza spirituale della Madonna con la preghiera Lei si darà presto da fare per creare in noi i lineamenti spirituali di Cristo suo Figlio rendendoci così accetti a Dio, è la Cristi - formatrice ! Quale contrapposizione dunque tra Cristo e Maria ?! Come diceva Paolo sesto se vogliamo essere Cristiani dobbiamo essere Mariani. In ogni caso il fervore di quelle persone era inamovibile e alla fine della Messa come vuole l’usanza siamo usciti al contrario senza mai togliere lo sguardo da quel miracoloso e benedetto quadro della Madonna di Monte Vergine. Almeno cinque i pullman per riaccompagnarci a casa, l’anno prossimo ritorneremo e se non ritorneremo abbiamo già implorato con il canto “ Se l’anno prossimo non torno – Madonna mia non ti scordar di me ”. è certo quindi che in un modo o nell’altro saremo sotto l’influsso benefico della nostra buona Madre Celeste e ciò basta a radicarci con certezza nella speranza del raggiungimento della nostra meta ultima : Dio!

Francesco Diana.